02 noviembre 2005

Gira Jarabe de Palo

sono appena arrivato a casa, stranco stravolto, ma allo stesso tempo
emozionato e con un sacco di adrenalina che contina a scorrere per le
vene.
La gira europea è stata un successone, hanno fatto sold out quasi in
tutte le cittá. È incredibile come si possa vivere di rendita per una
sola canzone: tutto il mondo conosce "la flaca" e solo per ascoltarla
un'altra volta dal vivo erano disposti a fare un sacco di km per
andare al loro concerto. A München c'era gente che venida da Berlin e
pure da Amburgo. Il fenomeno Fans è qualcosa di sbalorditivo.

La cosa piú emozionante è stata stare sullo scenario e vedere 1500
persone cantare la stessa canzone all'unisono. Non só quante volte mi
sia venuta la pelle d'oca (goose bumps)! Adesso capisco perché la
gente diventa matta pur di riuscire ad essere cantanti famosi, e
capisco pure che i musicisti che perdono il successo impazziscano e si
deprimano fino al suicidio.

Troppo emozionante. Troppo violento.

Guardando indietro ai giorni passati mi sembra che sia passata una
vita intera. 10 giorni di rock&roll on the road dormendo ogni notte in
una cittá diversa. Migliaia di km sotto le ruote, migliaia di facce
con una storia da raccontare e voglia di ascoltare.

Mi avevano proposto di andare con loro a New York, Los Angeles,
Chicago e Miami, ma alla fine no sará possibile per ovvie ragioni
pecuniarie. 15 giorni di aerei, hotels, diete e stipendio diventano un
aggravio troppo grande per un gruppo che giá non vende come un tempo.
Peccato. Anche se devo dire che per fare quella vita bisogna essere di
una pasta di cui non sono fatto. A me piace molto stare a "mi rollo",
vivendo la cuotidianitá dei piccoli rituali che mi accompagnano da
anni. Deve essere per quello che sempre mi infrasco in storie folli
come questa turné o la cina dell'anno passato, o le mille avventure
che capitano anche se uno non lo vuole. Ironie della vita: uno cerca
tranquillitá e trova esperienze intense.